Come valutare le competenze AI di un candidato?

L’intelligenza artificiale ha influenzato in modo trasversale molte professioni, rendendo essenziale per le aziende disporre di risorse qualificate anche in questo ambito.

Tuttavia, la vera sfida non è solo individuare candidati con competenze AI, ma anche stimare quanto tempo sarà necessario per formare le risorse umane (anche quelle già presenti in azienda) a un utilizzo avanzato ed efficace.

Molti professionisti hanno una conoscenza superficiale dell’AI, spesso limitata ai concetti teorici o a corsi introduttivi. Per le aziende, invece, è fondamentale individuare chi possiede competenze tecniche applicabili e chi ha il potenziale per svilupparle con la giusta formazione.

Indice

Perché le competenze AI sono fondamentali in azienda?

L’AI viene sempre più utilizzata per automatizzare processi, analizzare grandi volumi di dati e migliorare il processo decisionale. Non viene usata solo da programmatori e data scientist, ma anche da ruoli manageriali, HR e commerciali. Anche per queste figure, infatti, vengono sempre più richieste competenze AI per ottimizzare il lavoro.

Un candidato con solide basi teoriche potrebbe non essere in grado di applicare l’AI a problemi aziendali concreti. Al contrario, un professionista con esperienza pratica saprà sviluppare soluzioni innovative e integrarle nei processi aziendali.

Per questo motivo, in fase di selezione è essenziale distinguere tra conoscenza accademica e capacità di implementazione pratica.

Inoltre, le aziende devono considerare che le competenze AI non si acquisiscono in pochi giorni. Un dipendente può avere un buon potenziale di apprendimento, ma se l’azienda avesse bisogno di risultati immediati, potrebbe essere più vantaggioso assumere profili già formati.

Le principali competenze AI da valutare

Oggi non è necessario essere esperti di machine learning per sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Nella maggior parte dei casi, le aziende cercano professionisti in grado di applicare strumenti AI già esistenti – come ChatGPT o Gemini – alle proprie attività quotidiane.

Valutare un candidato con competenze AI significa quindi capire se possiede la capacità di integrare e sfruttare al meglio queste tecnologie per migliorare produttività, efficienza e processi aziendali.

Ecco le principali aree da esaminare.

Competenza AI          

Descrizione          

             Esempio pratico          

Familiarità con gli strumenti AI più diffusi

Conoscenza e utilizzo di chatbot (ChatGPT, Gemini, Copilot), strumenti di analisi AI (Power BI, Notion AI) e piattaforme di automazione (Zapier, Make, AI-powered CRM).

Un HR manager utilizza ChatGPT per generare descrizioni di lavoro efficaci e analizzare i dati dei candidati.

Capacità di integrare l’AI nelle attività quotidiane

Utilizzo dell’AI per migliorare la produttività, automatizzare compiti ripetitivi e verificare i risultati generati dagli algoritmi.

Un responsabile vendite usa l’AI per analizzare i trend di acquisto e personalizzare le offerte commerciali.

Pensiero critico e capacità di validazione dei dati AI

Riconoscere i limiti dell’AI, verificare l’accuratezza delle informazioni e individuare eventuali bias negli output generati.

Un dipendente identifica bias dell’AI e interviene per correggerli o evitarli a monte.

Adattabilità e apprendimento continuo

Sperimentare nuove soluzioni AI, apprendere rapidamente nuovi strumenti e integrare l’AI nei processi aziendali in modo proattivo.

Un project manager si aggiorna sulle nuove funzionalità AI per migliorare la gestione dei progetti.

Consapevolezza delle implicazioni etiche dell’AI

Comprensione di privacy, protezione dati e uso etico dell’AI nelle decisioni aziendali.

Un dipendente verifica la sicurezza delle informazioni prima di inserirle in uno strumento AI.

In sostanza, un candidato che sa integrare, validare e adattarsi all’uso dell’AI avrà un impatto positivo immediato in azienda, riducendo i tempi di esecuzione delle attività e aumentando l’efficienza dei processi.

Come valutare le competenze AI in fase di selezione

Per comprendere il reale livello di competenza di un candidato, si possono utilizzare diversi strumenti. Dai più semplici, come:

  • portfolio e progetti passati per verificare se il candidato ha esperienza su progetti reali;
  • certificazioni e formazione per valutare corsi seguiti e attestati ottenuti.

A quelli più complessi, sia da proporre che valutare, come:

  • colloquio tecnico con domande teoriche e pratiche sui concetti chiave per l’azienda;
  • test pratici per assegnare un caso d’uso aziendale e valutare la soluzione proposta.

Il consiglio degli esperti HR è di non cercare specialisti in machine learning, ma professionisti in grado di adottare con intelligenza l’AI nelle mansioni quotidiane del tuo business.

Come valutare le competenze AI in azienda

E se invece le competenze di cui hai bisogno fossero già in azienda? Valutare le risorse umane con tendenze all’innovazione e con competenze AI utili all’azienda sarebbe ancora più importante.

L’obiettivo: capire quali risorse necessitano di formazione per raggiungere un livello avanzato, necessario allo sviluppo aziendale.

Un modo efficace per farlo è utilizzare evohrp, il software HR di Dynaset che permette di:

  • mappare le competenze dei dipendenti, identificando il livello di preparazione in ambito AI;
  • individuare gap formativi, suggerendo percorsi di apprendimento mirati;
  • offrire dashboard intuitive e analisi dei dati sulle competenze aziendali.

Monitorare lo sviluppo delle competenze AI grazie anche all’aiuto di strumenti digitali consente alle aziende di strutturare piani di crescita personalizzati, ottimizzando il potenziale dei propri talenti.

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